Dal primo gennaio è entrato in vigore il Piano Regionale integrato della Sanità Pubblica Veterinaria 2019-2023, che rende obbligatoria l’ applicazione di chip identificativo per i gattini nati, adottati o comprati dopo tale data.
Il provvedimento non è retroattivo: i proprietari di gatti adottati prima di gennaio possono scegliere liberamente se effettuare la procedura.
Il microchip è un minuto dispositivo biocompatibile che si inserisce sottocute, generalmente sfruttando l’anestesia della sterilizzazione; è possibile applicarlo anche senza sedazione se il gatto ha un temperamento tranquillo.
Il costo dell’ operazione è variabile, generalmente intorno ai 40 euro.
Una volta registrato in Anagrafe felina i dati dell’animale sono associati a quelli del proprietario in modo che sia facilmente rintracciabile in caso di ritrovamento del felino.
Finalmente il gatto inizia ad avere i riconoscimenti amministrativi che, speriamo, determinino una drastica riduzione di randagismo e abbandono.
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