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L’ alimentazione del coniglio da compagnia

L’ alimentazione del coniglio da compagnia

Negli ultimi anni si è assistito a un notevole aumento del numero di conigli da compagnia nelle nostre case, i quali grazie al loro carattere dolce e affabile si prestano bene alla vita in famiglia.

Attenzione però, si tratta di un animale che necessita di una gestione molto impegnativa ed è quindi importante informarsi prima dei suoi numerosi bisogni.

Il coniglio appartiene all’ ordine dei lagomorfi (non è quindi un roditore!), esistono più di sessanta razze, che differiscono tra di loro per forma, dimensione e colore. Sono state selezionate sia razze nane che razze giganti, le più piccole possono pesare da adulte meno di 1 kg, le più grandi possono arrivare a circa 10 kg.

Quando si parla di animali non convenzionali l’obiettivo da raggiungere, per migliorarne la qualità della vita, è quello di ricreare in casa condizioni il più possibile simili a quelle che la specie avrebbe in natura.

A tal fine, una corretta gestione della dieta è fondamentale per ridurre il rischio di insorgenza di malattie e consentire al coniglio di vivere meglio e più a lungo.

Poiché i conigli sono erbivori, la dieta deve essere ricca di piante e di erba di campo. Il coniglio selvatico, infatti, si alimenta di graminacee (Festuca, Brachypodium e Digitaria), di leguminose (erba medica, fieno greco, trifoglio) e di composite (tarassaco, lattuga, radicchio, arnica e camomilla). Durante l’inverno, quando alcuni alimenti non sono disponibili, si alimenta anche di foglie e di cortecce degli alberi.

Questo tipo di alimentazione consente al coniglio di consumare i denti, che sono a crescita continua, prevenendo così problemi di masticazione e di malocclusione dentale.

L’erba, infatti, contiene particelle di minerali di silicio che facilitano il consumo delle superfici dentali. Se vengono somministrati alimenti inadeguati, il consumo dentale non riesce a compensarne la crescita causando alterazioni patologiche della dentatura.

IL FIENO

La dieta del coniglio da compagnia deve essere costituita principalmente da fieno, il quale deve essere fresco e pulito e sempre a disposizione dell’animale.

Il fieno è un alimento indispensabile, che deve essere consumato in quantità illimitata tutti i giorni.
Fieni polverosi devono essere evitati perché possono causare riniti allergiche.
Nel primo anno di vita è consigliato l’utilizzo di fieno di erba medica perché, essendo ricco di calcio, migliora la struttura ossea riducendo il rischio di patologie metaboliche; va dato, invece, con molta moderazione nei conigli adulti e con problemi di calcoli o sabbia vescicale.

Dopo il primo anno è maggiormente indicato fieno “misto”.

Un coniglietto che mangia tanto fieno si tiene “impegnato” perché il fieno richiede molto tempo per essere masticato. Se invece il coniglio trova sempre cibo “morbido” ( es. insalatine, foglioline) lo consumerà velocemente tendendo cosi ad ingrassare ed “annoiarsi”.
Se il coniglio non mangia fieno potrebbe essere dovuto ad un problema di denti o ad una dieta troppo ricca, meglio quindi ridurre gli altri alimenti e provare a cambiare vari tipi di fieno.
Non sostituite il fieno aumentando la verdura, piuttosto (se proprio non mangia il fieno) provate a somministrare (in alternativa al fieno) erba mista di campo.

Il fieno migliore è quello di prato polifita e per cavalli, in quanto è ricco di erbe miste, deve essere verde e profumato, senza muffe o pesticidi.

In commercio troviamo quelli confezionati, ci sono di varie qualità, alcuni arricchiti con erbe e fiori; è bene controllare che non abbiano muffe, saggiare quindi sempre aspetto e odore.

E’ molto conveniente prendere il fieno da un contadino (che non usi prodotti chimici), costa meno ed è più buono e ricco di erbe, l’ideale è il fieno misto per cavalli.

Il fieno va conservato in un ambiente asciutto e non umido, non va mai sigillato in sacchi di plastica, il fieno deve essere contenuto in materiale che permetta una buona “areazione”, vanno benissimo scatoloni di cartone, sacchi in juta e comodissime sono anche le cassapanche in legno.

L’ideale è adagiare il fieno nella lettiera così verrà usato sia come fondo ma sopratutto come cibo..

Ogni giorno il fieno vecchio và eliminato, ed aggiunto quello nuovo perchè il coniglio dopo averlo calpestato non lo mangerà più.

La dieta deve essere completata con alimenti che, per la loro composizione, permettano una masticazione regolare quali erba di campo e verdure crude, principalmente insalate.

L’ERBA

Le erbe miste di campo sono il cibo ottimale e quello che troverebbero in natura; contengono preziosi sali minerali che tengono limati i denti, contengono calcio, vitamine e la fibra per la giusta motilità intestinale.

Un coniglio che si nutre di erbe miste e fieno non avrà problemi di obesità.

Chi ha la possibilità può far brucare il coniglietto in giardino, oppure si può raccogliere l’erba  ed offrirla tutti i giorni al coniglio, l’importante è raccoglierla dove siamo sicuri che non sia stata trattata con antiparassitari, pesticidi, fertilizzanti o altre sostanze chimiche o inquinanti.

Si possono offrire varie tipi di erbe selvatiche, fiori, foglie, rami e germogli.

Le erbe si possono dare appena raccolte o dopo averle fatte seccare, l’importante che non siano in fermentazione perché possono essere molto dannose causando disturbi a stomaco e intestino.
Se il coniglio mangia abbondante erba è indicato diminuire la verdura.

L’erba recisa che avanza dopo poco non è più fresca e quindi bisogna conservarla in un posto arieggiato per evitare che fermenti o che produca muffe e batteri pericolosi.

Esempi di erbe spontanee commestibili: achillea, betulla, camomilla, cicoria, malva, ortica, soncino, tarassaco (fiori e foglie), trifoglio.

Esempi di arbusti commestibili: acacia, acero, carpino, corbezzolo, faggio, frassino, gelso, lillà, melo (far seccare i rami), melograno, nocciolo, olivo, olmo, ontano, pero, salice, sorbo, tiglio.

Piante tossiche da evitare:

Selvatiche: Anemone, Belladonna, Calla, Cicuta, Convolvolo, Croco, Digitale, Linaria, Quercia, Tasso, Ligustro, Tremolo, Morella, Mughetto, Papavero, Patata, Ranuncolo, Sambuco, Veronica, Vitalba.

Da appartamento: Dieffenbachia, Felci, Oleandro (altamente tossico!), Rododendro, Stella di natale.

Legno di conifere: pino, ginepro, abete ecc..

Legno degli agrumi: limone, cedro, arancio, mandarino.

Legno di drupacee: pesco, albicocco, susino, ciliegio.

LA VERDURA

I vegetali sono importantissimi per la buona salute del coniglio perchè ricchi di acqua, fibre, vitamine, calcio e sali minerali.

E’ la giusta alternativa all’erba, per i conigli che vivono in casa e non possono brucare l’erba fresca di campo.
L’insalata deve essere lavata e asciugata con un panno, le parti ammuffite vanno eliminate e deve essere consumata a temperatura ambiente, mai cotta. In assenza di erba fresca di prato, la quantità di insalata da somministrare ogni giorno deve essere circa il 20% del peso del coniglio (Circa 150 gr per kg di peso).

E’ bene però non eccedere con le dosi, perchè non hanno le stesse funzioni dell’erba, le verdure sono molto più ricche di acqua, portano un maggiore riempimento gastrico e saziano il coniglio più velocemente.

E’ importante che la dieta del coniglio sia varia e più naturale possibile. Un pasto, se si vuole, si può dividere in due volte al giorno (mattina e sera) di almeno 3-4 tipi diversi di verdura.

Verdure che si possono somministrare tutti i giorni: Catalogna, indivia belga, finocchio, radicchio, sedano.

Verdure da somministrare con moderazione: alfalfa (erba medica), basilico, bietola erbetta (coste), brassicacee (es. broccoli, cavolfiori, cavoli), cicorie, cime di carota, prezzemolo (attenzione in grandi quantità è tossico), rape, ravanelli, rucola, spinaci, tarassaco, trifoglio, verze. Sono verdure ricche di ossalati di calcio, da evitare se il coniglio ha problemi di calcoli o sabbia vescicale.

Verdure da somministrare in quantità limitata: broccoli, cavoli, cavolfiori, cetrioli, fagiolini verdi o cornetti, lattughe (attenzione in particolare all’iceberg), peperoni (togliere le parti verdi e semini), pomodori (togliere le foglie, piccioli e i fusti sono tossici), verze, zucchine (di solito sono poco apprezzate). Sono verdure che possono causare feci molli, diarrea fermentazione e problemi intestinali.

Verdure da somministrare in quantità molto limitata: asparagi, carciofi (senza spine), cavoletti di Bruxelles, cavolo nero, cavolo rapa, rape, sedano rapa, topinambur.

Erbe aromatiche commestibili (da somministrare in piccole quantità): aneto, anice – Pimpinella anisum, basilico, cerfoglio, coriandolo, dragoncello, erba cipollina, finocchietto, maggiorana, melissa, menta, mirto, origano, rosmarino, salvia, santoreggia, timo.

LA FRUTTA
Frutta e carote dovrebbero essere consumate con moderazione perché, essendo ricche di zucchero, favoriscono obesità e fermentazioni intestinali indesiderate. Possono essere somministrati come premio, in piccole quantità e non più di 1 volta a settimana; attenzione ai semi che sono tossici.

Frutta che può essere somministrata in quantità limitata e con moderazione (una volta alla settimana): ananas, albicocca, arancia, anguria, banana, ciliegie (senza nocciolo), fragole, mandarino, mela (senza semi), melone, mirtilli, pera, pesca, kiwi, uva (senza semi).

La frutta secca (mandorle, noci, pinoli ecc) è un alimento (anche se per il coniglio commestibile) da evitare perchè molto ricco di grassi.

IL PELLET
Si può somministrare del pellet prodotto da aziende specializzate ma sempre con moderazione, perché questo alimento non consente il corretto svolgimento della masticazione ed un uso eccessivo può favorire problematiche dentali.

Non è un alimento completo nè la base dell’alimentazione di un coniglio. Non è indispensabile.

Se un coniglio si nutre di erba, fieno e  verdura non ha necessità di mangiare i mangimi in commercio.

Il pellet solitamente va dato come integrazione a cuccioli in crescita, conigli che per problemi di denti non riescono a mangiare correttamente il fieno e le verdure, conigli sottopeso.

Le dosi per un coniglio sano sono 1 o 2 cucchiai al giorno, non di più perché non è fondamentale nella sua dieta, anche se il coniglio ne è molto goloso, potrebbe portare all’obesità e ad altre patologie, ricordiamoci che in natura il coniglio non mangia il pellet.

I pellet si trovano in vari formati per conigli giovani o adulti o con poco calcio per i conigli con problemi, si trovano anche i pellet per coniglietti con gravi problemi di denti.

Controlliamo che non siano scaduti, evitando come la peste quelli con i semi di girasole, cereali o parti colorate, assicuriamoci che sia composto solo da vegetali, e da almeno il 18% di fibra.

Evitate assolutamente i mangimi con coccidiostatico.

 

 

 

 

 

 

 

ALIMENTI PERICOLOSI

I classici mangimi composti da semi di girasole, legumi, frutta disidrata e fioccati devono essere eliminati dall’ alimentazione del nostro coniglio perché assolutamente dannosi per la sua salute.

L’acqua và lasciata sempre a disposizione, pulita ed a temperatura ambiente. Si può utilizzare una ciotola di ceramica pesante per evitare che il coniglio la rovesci; se si usa l’abbeveratoio a goccia controllare che funzioni bene e che il coniglio riesca a bere.

Cibi pericolosi, da non dare mai: aglio e cipolla, avocado, carne, cioccolato, funghi, legumi (ceci, fagioli, piselli, lenticchie), mais, melanzane, patate (nemmeno la pianta e foglie), peperoncino, pesce, porro, prodotti di origine animale (formaggi), verdure cotte o surgelate, yogurt.

Non dare mai per nessun motivo mangimi con semi, granaglie, cereali e fioccati, mai, carrube o contenenti farmaci (coccidiostatico).
Il mangime di semi e fioccati è da evitare perché danneggia la salute del coniglio (denti, fegato, apparato digestivo).
Queste miscele vendute come mangime, sono alimenti grassi e poveri di calcio che negli anni causano gravi problemi al coniglio sia ai denti che all’intestino (sviluppano batteri pericolosi).

Snack in vendita per conigli, sono pieni di zuccheri e grassi.

Altri cibi da evitare:
cioccolato (tossico), legumi (fagioli, piselli ecc.), patate, aglio, cipolla, pasta, pane, merendine e dolciumi, yogurt e prodotti in generale di origine animale (carne, insaccati, pesce formaggi).

PREMIETTI

Per premiare il nostro coniglio si possono somministrare max 3 uvette (uva passa) al giorno.

cuantos gramos de pasas de uva hay que comer por dia

CIECOTROFI

Il coniglio ingerisce alcune delle feci che produce direttamente dall’ano, è la doppia digestione in cui il coniglio assimila enzimi e nutrienti necessari per il suo benessere.
Questo tipo particolare di feci si chiamano ciecotrofi.

Fisiologia del coniglio | Il Coniglio Di Jerry | NAPOLI

ALIMENTAZIONE FORZATA

Uno dei più grandi pericoli per il nostro coniglio è il blocco intestinale.

E’ fondamentale evitare che il coniglio non si alimenti, per questo quando il coniglio smette di mangiare da solo dobbiamo provvedere noi alimentandolo “forzatamente” con un alimento nutriente, esistono in commercio prodotti specifici come il Critical care (Oxbow) (o analoghi). Il consiglio è quello di averne sempre un po’ in casa.

Per prepararlo si deve sciogliere il prodotto in una ciotolina con acqua a temperatura ambiente fino ad ottenere un composto morbido che non sia troppo liquido o troppo denso. Sistemate su un tavolo un asciugamano e piano piano fate mangiare il coniglio, entrando con il beccuccio al lato della bocca e premendo poche quantità di composto dando il tempo al coniglio di deglutire.

LA DIETA

Se il vostro coniglio è in sovrappeso (consultate un veterinario esperto per esserne sicuri) potrebbe incorrere in patologie gravi come la pododermatite, problemi cardiocircolatori e respiratori.

Prima di tutto va rivista la dieta, quindi eliminare pellet, premi e frutta e dare solo verdure e fieno.

E’ molto utile favorire il movimento, quindi non tenerlo mai in gabbia e stimolarlo con giochini (Es. scatole di cartone).

Nessuna descrizione della foto disponibile.

La corretta alimentazione del coniglio è quindi fondamentale per assicurargli longevità e salute e prendersi cura di loro è il miglior modo per garantirsi tutto il loro amore.

Qual è l’antiparassitario che fa per me?

Qual è l’antiparassitario che fa per me?

L’arrivo della bella stagione porta con sè anche il ritorno di ospiti indesiderati come pulci, zecche, zanzare, flebotomi (vettori della leishmaniosi) e con la ripresa dell’attività all’aperto, l’aumento del rischio di contrarre pericolose parassitosi come la filaria e i vermi intestinali e polmonari.

Il prodotto perfetto non esiste, ma ogni profilassi và modulata in base al paziente che la riceve. 

Nella scelta dell’antiparassitario va considerato lo stile di vita dell’animale, ovvero se fa vita prevalentemente all’aperto, se vive esclusivamente in casa, se fa spesso bagni, se vive in campagna piuttosto che in città, se va per boschi, se viaggia spesso nelle regioni costiere, viaggia all’estero ecc.

Iniziamo a classificare i prodotti per modalità di somministrazione.

In commercio esistono:

Pipette spot on, che si applicano sulla cute o in punto solo o in più punti, da dietro alle orecchie fin verso alla coda.

Tra questi prodotti al momento, c’è la maggior variabilità tra efficacia, durata, spettro di applicazione e sicurezza per l’animale e il proprietario. La loro applicazione deve essere effettuata a distanza di 48 ore dal bagno.

Fipronil (Frontline): Attenzione!! Non utilizzare sul coniglio perché letale.

Va bene sia per cani che per gatti, non è tossico ed è di facile applicazione ma è efficace solo contro pulci, zecche e pidocchi, agisce solo sui parassiti adulti, dura 4 settimane e va fatto lontano dal bagno, ma non ha effetto repellente. Si applica in un solo punto sulla cute del dorso, nella regione sopra scapolare.

Negli ultimi anni il Fipronil è stato integrato con una sostanza, il Methoprene (Frontline Combo), che inibisce la crescita degli stadi larvali delle pulci e può essere di aiuto per evitare le infestazioni domestiche. Il prodotto, non ha però effetto repellente, quindi permette alle pulci e alle zecche di salire sul cane e sul gatto e di fare il pasto di sangue prima di ucciderle.

Solo per cani è stato aggiunto al Fipronil un’altra sostanza la Permetrina (Frontline Triact), che ha effetto repellente su pulci, zecche, zanzare, flebotomi e mosche cavalline.
Attenzione!! Sui gatti è potenzialmente letale.

Tutti questi prodotti a base di Fipronil durano 4 settimane ed hanno tra i vantaggi quello di poter essere applicati sulla cute in un solo punto, eccezion fatta per il TriAct che necessità l’applicazione in più punti per evitare fenomeno di irritazione locale ed eccessivo accumulo della Permetrina.

Rarissimi gli effetti collaterali, quali agitazione, irrequietezza ed irritazione cutanea e comunque sono di breve durata. I bagni frequenti ne limitano l’efficacia e la durata. Rimanendo tra i prodotti a base Fipronil, ma con l’aggiunta di Methoprene, Praziquantel e Eprinomectina, solo nel gatto, da qualche anno, è presente sul mercato, sempre spot on, un antiparassitario abbastanza completo, che si chiama Broadline.

Oltre a pulci, zecche e pidocchi, riduce la contaminazione ambientale ed elimina anche vermi piatti, come le tenie, vermi tondi intestinali, vermi polmonari e previene la filariasi cardiopolmonare. Dura 4 settimane, non è tossico e si può usare a partire dalle 7 settimane di età e si può applicare in caso di gravi infestazioni anche ogni 2 settimane senza rischi.

Tra i prodotti spot on che durano 4 settimane c’è l’Advantix della Bayer, che si usa soltanto nel cane, è a base di Imidacloprid e Permetrina, molto efficace su pulci, zecche e pidocchi ed ha azione repellente anche su zanzare, flebotomi e mosche cavalline. Va applicato in più punti sulla cute del dorso da dietro le orecchie a fin sopra la coda. Nei cani di piccola taglia può dare irritazione locale ed irrequietezza nei primi giorni di applicazione.

Per una efficacia azione repellente nei confronti dei flebotomi che trasmettono la Leishmania si consiglia di applicarlo anche ogni 2-3 settimane. Tossico nei gatti se non mortale. La stessa azienda ha però prodotto una versione per gatti che contiene solo Imidacloprid, dal nome simile a quello del cane, infatti si chiama Advantage per cui è facile confondersi, quindi attenzione. Funziona solo sulle pulci, dura dalle 3 alle 4 settimane e si può usare anche sui conigli.

Poi sempre la stessa azienda ha prodotto un antiparassitario, sempre a base Imidacloprid con aggiunta di Moxidectina, richiamando lo stesso nome, Advocate, che oltre alle pulci elimina gli acari della pelle come la rogna sarcoptica, la rogna delle orecchie e la demodettica, elimina i pidocchi, impedisce la infestazione della filariasi cardio polmonare ed elimina alcuni vermi intestinali e i vermi polmonari. Ma non fa le zecche. Si può usare anche nei furetti. Dura 4 settimane. I bagni frequenti ne limitano la durata ed efficacia (Tutti gli Spot-on)!

Stronghold; sempre tra gli spot on per cani e gatti, c’è un prodotto a base si Selamectina, combatte le pulci adulte, le larve e le uova, gli acari della rogna auricolare e sarcoptica, alcuni parassiti intestinali, previene la filariosi cardio-polmonare, ma non è efficace contro le zecche e non agisce come repellente. Si può applicare già in animali di 6 settimane.

Si utilizza nel coniglio.

Applicazione cutanea in un sol punto. Da quest’anno, solo per il gatto, è stato potenziato con l’aggiunta di Sarolaner, si chiama Stronghold Plus, agisce oltre che su tutti i parassiti sopraddetti anche contro i pidocchi e le zecche, dura 5 settimane contro le pulci e 4 contro le zecche. Entrambi sono molto ben tollerati.

Vectra 3D; un altro prodotto spot on per cani molto efficace è una miscela di tre sostanze, Permetrina, Piroproxifene e Dinotefuran. E’ efficace contro le pulci adulte e stadi larvali, le zecche, i flebotomi, le zanzare e le mosche ed ha azione anche repellente. Dura 4 settimane. Nei gatti si usa il Vectra Felis perché non contiene la Permetrina, molecola molta tossica per questa specie. Agisce solo sulle pulci sia adulte che stadi larvali.

Expot; tra i prodotti spot on uno tra i più efficaci contro le zecche, agisce anche contro pulci, pidocchi, zanzare, flebotomi e mosche, ha azione repellente, dura 4 settimane, ma non è da utilizzare nel gatto, sempre per via della Permetrina.

Practic; a base di Piriprolo, efficace solo contro pulci adulte e zecche, non agisce contro gli stadi larvali e le uova delle pulci. Dura 4 settimane e non va utilizzato nei gatti.

Ancora fra i farmaci spot on per gatti dobbiamo ricordare il Bravecto e il Bravecto Plus, il primo a base di Fluralaner agisce contro pulci adulte e zecche eh ha una durata di 3 mesi, il secondo, Bravecto Plus, ha in aggiunta la Moxidectina che amplia lo spettro nei confronti di alcuni vermi gastrointestinali e previene la filariosi cardiopolmonare, la sua durata è variabile, 3 mesi per pulci e zecche e due mesi per parassiti intestinali e filariosi.

Profender; da ultimo, ma non per questo meno importante, sempre solo nei gatti abbiamo tra i prodotti in pipetta il con due principi attivi, il Praziquantel e l’Emodepside, unico tra questi prodotti a trattare le infestazione dei soli parassiti interni sia intestinali ed in particolare la tenia, che polmonari. Non previene la filariosi. Non elimina ne pulci ne zecche! Dura 4 settimane.

 

Spray, si applicano sempre sulla cute, ma nebulizzandoli su tutto il corpo, zampe e pancia comprese;

Attualmente poco utilizzati con l’introduzione in commercio delle pratiche pipette Spot-on che in pochi secondi permettono l’applicazione dell’antiparassitario a differenza dei prodotti spray dove solo per citare il più famoso, il Frontline spray, sono necessari nebulizzare sull’animale dai 6 ai 12 spruzzi per Kilo di peso. Per cui comprendete che trattare un cane di 30 chili di peso significa spruzzare dalle 180 alle 360 nebulizzazioni. Altro prodotto storico tra gli antiparassitari spray, utilizzabile sia nel cane che nel gatto (attenzione alle dose che in questa specie il sovradosaggio può essere pericoloso), e il Neo Erlen a base di Fenotrina, Tetrametrina e Dietiltoluamide. Esiste anche in formato shampoo il cui vantaggio potrebbe essere quando esiste la necessità di lavare il cane o il gatto ma contemporaneamente trattare i parassiti. Questo perché tutti i prodotti antiparassitari sia in spray che in pipette Spot-on hanno la maggior efficacia se utilizzati lontano dal bagno. Perché sfruttano lo strato lipidico cutaneo di superficie per essere veicolati e resistere sul mantello. Durata 7 giorni, se non viene bagnato.

Come ulteriore protezione verso la leishmaniosi si può utilizzare uno spray cutaneo ad alta concentrazione di azadiractina (neem oil). Prodotto di origine naturale per cani e gatti, è indicato anche per cuccioli e

femmine in gravidanza e la zia azione repellente nei confronti dei pappataci è scientificamente provata (RP03 Spray, Zetamax spray).

 

 

Shampoo, ovviamente qui si deve fare il bagno all’animale;

Il più noto ed efficace è lo shampoo Neo Erlen. Si precisa che tutti gli shampoo non hanno effetto residuo, ovvero l’applicazione dello shampoo determina la morte dei parassiti presenti sull’animale ma poi si rende subito necessaria (entro 24 ore) l’applicazione di altri prodotti come pipette, compresse o collari che perdurino per 1-2-3 fino ai 7-8 mesi del collare Seresto.

 

Compresse, dove il principio attivo va fatto ingerire all’animale;

Anche tra questa tipo di formulazione al momento sul mercato è presente un ampia varietà di prodotti. Li accomuna lo spettro di azione antiparassitaria, efficace su pulci, zecche e acari della rogna (otodettica, sarcoptica e demodettica).

Non hanno effetto repellente, non agiscono sugli stadi larvali del parassita per cui non impediscono la contaminazione domestica ed è necessario che la pulce o la zecca faccia il suo pasto di sangue affinché il prodotto agisca. 

Trovano la loro principale indicazione nella facilità di impiego, molto appetibili perché aromatizzate, nella bassissima tossicità sia del cane, gatto, ma sopratutto per le persone e nella infinite possibilità dell’animale di bagnarsi, ovviamente senza perdere di efficacia. Si usano a partire tra le 8 e le 9 settimane di vita e per pesi del cucciolo tra i 1,3 e i 2 kg.

Tra questi troviamo:

Bravecto; tra i primi ad uscire in commercio, a base di Fluralaner, solo per cani il formato in compresse, E’ efficace per tre mesi. Nel gatto, come accennato sopra, il Bravecto è in formulazione pipetta Spot-on. Durata sempre tre mesi.

Simparica; a base di Sarolaner, contribuisce alla riduzione della infestazione domestica perché uccide le pulci prima che riescano a deporre le uova.

Simpatica Trio; ampliato lo spettro con l’aggiunta di Mibelmicina comprendendo anche la prevenzione della filariosi cardio-polmonare, vermi tondi intestinali e vermi polmonari, sia in prevenzione che in trattamento. Entrambi durano 1 mese.

Credelio; a base di Lotilaner, stesso spettro di azione antiparassitaria del Bravecto e Simparica. Durata 1 mese.
Esiste la formulazione per Gatti, sempre in compresse. L’unico al momento sul mercato destinato a questa specie.

NexGard; a base di Afoxolaner, solo per Cani, l’unico che agisce su pulci adulte, zecche e acari della rogna sarcoptica e demodettica, in questo caso riportato nel foglietto illustrativo, quindi l’uso è previsto e consentito.
NexGard Spectra; ampliato lo spettro con l’aggiunta di Mibelmicina comprendendo anche la prevenzione della filariosi cardio-polmonare, vermi tondi intestinali e vermi polmonari, sia in prevenzione che in trattamento. Entrambi durano 1 mese.

Cardotek 30 plus; a base di Ivermectina e Pyrantel ed è efficace nel prevenire la infestazione della filariosi cardio-polmonare e alcuni vermi tondi intestinali. Solo nel Cane, dura 1 mese

Interceptor e Interceptor Plus; a base di mibelmicina, utile per la prevenzione di filariosi, alcuni vermi tondi intestinali, alcuni vermi polmonari e la rogna demodettica. Il Plus, contenendo Lufenuron è utile anche per combattere l’infestazione da pulci attraverso la prevenzione della contaminazione ambientale, impedendo di fatto la schiusura delle uova . Solo nel cane, dura 1 mese.

 

 

Collari antiparassitari: sono utilizzati soprattutto per la prevenzione della infestazione da pulci, zecche, pidocchi, zanzare, flebotomi e mosca cavallina. Hanno azione repellente e alcuni sono resistenti all’acqua, anche se bagni molto frequenti e prolungati riducono il tempo di efficacia.

Sono di lunga durata, variabile tra i 4 e gli 8 mesi. Presentano un certo grado di tossicità per cui è da evitare che l’animale dorma nel letto e soprattutto da evitare il contatto con neonati e bambini. Possono presentare un certo grado di irritazione locale nel punto di applicazione e alcuni soggetti possono manifestare irrequietezza nella prima settimana di applicazione. Vanno applicati a partire dai 2 mesi di vita dell’animale. Tra questi citiamo:

Seresto; a base di Imidacloprid e Flumetrina, tra i più efficaci nella riduzione del rischio di infestazione di pulci, agendo anche sulle larve e riducendo la contaminazione ambientale, molto efficace anche contro le zecche e nel prevenire le malattie da loro trasmesse e nel ridurre il rischio di puntura da parte del flebotomo con conseguente riduzione del rischio della infezione di leishmania. Utilizzabile anche nei gatti. Buona resistenza all’acqua. Il più duraturo, fino a 7-8 mesi.

Scalibor: a base di Deltametrina, tra i più efficaci nel ridurre il rischio leishmaniosi garantendo 12 mesi di protezione con un solo collare, buona azione contro zecche, discreta per le pulci, solo 4 mesi. Da NON usare nei gatti! Poco resistente al bagno, per cui si consiglia di non farli durante la prima settimana di applicazione e di rimuoverlo in caso di necessità.

 

 

Iniettabili; sono solo di uso esclusivo veterinario, in commercio ce ne sono diversi, ciascuno per un particolare parassita. Si usano solo per parassiti interni e per alcuni tipi di rogna.

 

Polveri; ormai in disuso, poco pratiche nell’uso, altamente tossiche, senza effetto residuo, poca azione repellente. Da NON usare, anche nei gatti.

 

La scelta del prodotto antiparassitario è quindi articolata, spesso è necessario ricorre all’uso contemporaneo di almeno due prodotti per poter ottenere la massima copertura.

La decisione su quale antiparassitario scegliere va quindi sempre ponderata e basata soprattutto su l’indicazione del Medico Veterinario di fiducia che riuscirà a prescrivere o consigliare il prodotto o i prodotti più adatti a voi e al vostro Amico a quattro zampe!

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