LA VACCINAZIONE

LA VACCINAZIONE

LA VACCINAZIONE

Che cos’è un vaccino? Perché si vaccina? Quando è giusto vaccinare? È giusto sapere che la vaccinazione è un’importante componente della pratica medica preventiva che, a sua volta, è fondamentale nella cura della salute dei nostri animali.

La vaccinazione è l’immunizzazione attiva di un soggetto sano, ottenuta mediante la somministrazione di una preparazione antigenica, con l’obiettivo di proteggerlo nei confronti di una determinata malattia. Il vaccino inoculato induce una reazione immunitaria specifica che lo aiuterà a proteggersi nei confronti dell’aggressione dello stesso patogeno verso cui è stato vaccinato.

Nelle prime ore di vita i cuccioli, attraverso l’assunzione del colostro materno, ricevono gli anticorpi necessari a proteggerli da numerose malattie infettive. La protezione di origine materna, però, dura pochi mesi ed è quindi consigliato stimolare le difese immunitarie dell’organismo animale mediante l’utilizzo di vaccini a partire generalmente dalle 8 settimane di vita.

Non esiste un protocollo vaccinale unico ed applicabile in tutte le possibili situazioni, ma varia sensibilmente in base al territorio dove vive l’animale ed al suo stile di vita.

Per quanto riguarda il cane i più comuni programmi vaccinali comprendono:

PARVOVIROSI: Rappresenta la più grave e comune malattia infettiva del cane, con periodiche epidemie. Si presenta con esordio improvviso, vomito e diarrea profusa, maleodorante ed emorragica che conduce rapidamente a grave disidratazione e collasso; anche il sistema cardiovascolare può essere direttamente colpito. L’esito fatale, spesso inevitabile, è piuttosto rapido anche nelle 24 ore successive all’esordio.

CIMURRO: Altamente contagiosa con epidemie periodiche, spesso fatale o con sequele permanenti a carico del sistema nervoso.

EPATITE INFETTIVA: Grave infezione del fegato causata da un adenovirus che nelle forme acute può portare a morte in 24-48 ore.

LEPTOSPIROSI: Viene veicolata da roditori che eliminano le leptospire con le urine e l’infezione avviene generalmente attraverso l’ingestione di materiale contaminato. Si manifesta in diverse forme cliniche come gastroenterite emorragica, nefrite, ittero. Oggi esiste finalmente un vaccino che copre i quattro sierotipi più diffusi. E’ una patologia che può essere trasmessa all’uomo pertanto la vaccinazione assume ulteriore importanza clinica.

PARAINFLUENZA e BORDETELLA BRONCHISEPTICA: Entrambi questi patogeni sono stati isolati da casi di tracheobronchite infettiva/tosse dei canili. Si tratta di una malattia infettiva che colpisce il tratto respiratorio e si diffonde rapidamente soprattutto in canili ed allevamenti.

RABBIA: Il contagio avviene attraverso il morso o il contatto di una ferita con la saliva infetta di animali selvatici, è considerata come una delle zoonosi più gravi che possano essere trasmesse all’uomo. È obbligatoria per legge se si porta il proprio animale all’estero e per l’utilizzo di alcuni mezzi di trasporto.

BORRELIA BURGDORFERI: Agente della Malattia di Lyme, viene trasmessa al cane da zecche infette. La vaccinazione deve essere riservata a cani che abitano in zone endemiche.

I vaccini comunemente consigliati per il gatto sono:

PANLEUCOPENIA FELINA: Anche denominata gastrenterite felina, è una malattia grave, spesso letale che colpisce sopratutto il tratto gastroenterico ed il midollo osseo.

CALICIVIROSI: E’ una malattia altamente contagiosa, gli animali colpiti manifestano spesso ulcere orali, stomatite, ma anche sintomi respiratori.

RINOTRACHEITE VIRALE: È estremamente contagiosa e causa febbre, tosse, scialorrea, cheratite, starnuti e scolo nasale purulento.

LEUCEMIA VIRALE FELINA: Causata da un retrovirus che passa da un soggetto ad un altro tramite le secrezioni (saliva, urina, lacrimazione…) e da madre a feto per via transplacentare. Se il sistema immunitario del felino riesce a rispondere al virus il soggetto non presenta la forma clinica; altrimenti il virus colpisce diversi organi, primo fra tutti il midollo osseo, compromettendo le difese imminutarie e l’ematopoiesi, causando la forma leucemica o altri tipi di neoplasia come il linfoma.

Il coniglio va vaccinato contro:

MIXOMATOSI: Il virus viene trasmesso dagli artropodi (ad es., zanzare o pulci) o per contatto diretto. I segni clinici negli animali colpiti sono rappresentati da edema e tumefazione della testa, delle palpebre e della regione anogenitale. La maggior parte di questi soggetti viene a morte entro pochi giorni. La mortalità della forma cronica è inferiore al 50%. La diagnosi clinica si basa sulle tipiche manifestazioni. Non esistono trattamenti specifi ci per la mixomatosi.